Fisica

Max Plank è considerato il fondatore della meccanica quantistica in quanto egli fu il primo ad ipotizzare nel 1900 che gli scambi di energia tra gli atomi di un corpo e la radiazione elettromagnetica avvengono in modo discontinuo secondo quantità discrete chiamate quanti di energia.

Egli infatti trovò una relazione tra la radiazione e la sua frequenza, secondo la quale in tutti i processi fisici l’energia può essere scambiata solo secondo multipli interi di una quantità finita di energia, proporzionale alla frequenza dell’onda:


Dove Δε rappresenta l’energia scambiata, v è la frequenza dell’onda, n è un numero intero, ed h è la costante di Plank che assume un valore pari a 6,6261 x 10-34 Js.

Solo cinque anni più tardi l’ipotesi di Plank venne ripresa da Albert Einstein, il quale presentò una nuova interpretazione della radiazione luminosa rivoluzionando le teorie conosciute fino ad allora.

Nel 1905 egli infatti affermò che gli scambi di energia tra la radiazione e la materia avvengono in modo quantistico e che l’energia luminosa stessa viaggia in quanti, chiamati fotoni, che sono particelle elementari che possiedono una quantità discreta ed indivisibile di energia elettromagnetica proporzionale alla frequenza.

Per cui si può affermare che l’energia di un fotone con frequenza v è:

Per la sua attività di ricerca Max Plank ricevette il premio Nobel per la fisica, lo stesso riconoscimento andò ad Albert Einstein nel 1922.


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